Per una volta in anticipo.
Mentre tutto il paese si prepara infatti per la#sollevazione del 19 ottobre a Roma, Verona si mobilita un giorno prima.
Al termine del corteo autonomo organizzato in concomitanza con lo Sciopero Generale proclamato dai sindacati di base, centinaia di student*, lavorator* e semplici cittadini al termine del percorso concordato si sono diretti, in massa, verso un fatiscente stabile abbandonato da anni all’incuria nel pieno centro di Veronetta (il quartiere multietnico/universitario) e l’hanno occupato liberandolo dal degrado in cui versava. Nasce così il Laboratorio Sociale Occupato Autogestito CLANDESTINO.
LABORATORIO perché quello che vogliamo fare è sperimentare: nuove pratiche, nuovi punti d’incontro, nuovi tipi di socialità e di aggregazione.
SOCIALE perché in questi tempi di crisi ed austerity c’è una vera e propria emergenza nel campo del sociale. Tra chi perde il lavoro, chi non ha nessun diritto riconosciuto e chi non arriva a fine mese è urgente trovare nuove strade, alternative al capitalismo, per uscire dalla precarietà.
OCCUPATO perché siamo stufi di chiedere “permesso” a chi specula sulle vite della gente lasciando abbandonati al degrado case, palazzi ed interi condomini a fronte di una sempre maggiore necessità di abitazioni e spazi. Lo spazio ci serve e ce lo prendiamo!
AUTOGESTITO perché istituzioni, banche, partiti e sindacati sono i responsabili di questa crisi e la strada per uscirne non può che essere totalmente autonoma da loro. “Con le nostre mani costruiamo nuovi spazi vitali”.
Quella dello spazio sociale è una necessità che a Verona sentono in tantissim*, soprattutto i più giovani. Ed è quindi giusto che siano i giovani ad autogestirlo. Perciò chiediamo a tutt* le/gli antifascist* di essere al nostro fianco nella costruzione di questo percorso che dovrà portarci a modificare lo stato attuale delle cose; di mettersi in gioco per far nascere un orizzonte collettivo e più bello di quello che il sistema capitalista ci offre.
Antonio Gramsci diceva, rivolgendosi ai/alle giovani: “Agitatevi! Perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo!” Ecco, il punto è questo: divisi siamo niente, uniti siamo tutto!
Il nome che ci siamo dati è CLANDESTINO, perché conosciamo il quartiere in cui viviamo, in cui abitano moltissim* migranti, ed in cui crediamo sia giusto sviluppare un confronto con le persone che ci vivono per capire le esigenze di tutt* e provare a costruire DAL BASSO nuovi percorsi che possano rispondere a queste esigenze. Ed anche perché scegliamo di metterci al fianco di chi non ha niente e viene pure preso a bastonate, di quei famosi “clandestini” di cui sentiamo parlare alla TV e poi magari non riusciamo a riconoscere quando li incontriamo in strada. Degli ultimi della società esclusi da qualsiasi diritto per colpa di una legge (la Bossi-Fini) tra le più fasciste ed infami che la storia recente ricordi.
SIAMO TUTT* CLANDESTINI!
TUTT* GLI/LE ANTIFASCIST* SONO INVITAT* A PARTECIPARE ATTIVAMENTE!
L.S.O.A. CLANDESTINO @Veronetta, via Carducci 41
Per info e aggiornamenti:
azioneantifavr@bastardi.net
https://www.facebook.com/LSOAClandestino
http://kollettivoautonomoantifascista.noblogs.org
grandeee,ancora uno spazio autogestito vicino a dov’era la pecora nera!! e dove abitavo io! Forza ragazziiiii!