Questa mattina, in un’Aula Magna del Polo Zanotto che sarebbe eufemistico definire deserta, è andata in scena l’attesa Conferenza Stampa dei tre candidati alla carica di Magnifico Rettore dell’Università di Verona per il periodo 2013-2019.
Attesa perché si pensava sarebbe stata l’occasione buona per ascoltare le risposte dei candidati alle 4 domande sull’antifascismo e sull’aggressione dei militanti di Blocco Studentesco del 12 febbraio. Invece, nonostante le domande siano state poste loro in maniera diretta dalla stampa presente in sala, le loro risposte sono state assolutamente elusive e la loro posizione al riguardo è stata tutt’altro che chiarita. Sintomatico, ad esempio, è il fatto che in nessuna delle repliche dei tre candidati sia mai stato nemmeno nominato “il fascismo”.
Anzi. Tutti e tre hanno inteso in qualche modo equiparare le posizioni dei fascisti e delle/degli antifascit* inserendole in un contesto di dialettica democratica che, semplicemente, è folle e non rappresenta la realtà. C’è chi diffonde cultura e chi mena le mani ed è totalmente irresponsabile giustificare con la democrazia la concessione di spazi a chi quella democrazia vuole cancellarla.
Il fascismo è fuori dalla storia, e qualsiasi suo tentativo di rientrarvi deve essere respinto con la massima fermezza e decisione!
Se queste sono le premesse, non ci attende nulla di buono. D’altronde i tre candidati non avevano fino a quel momento impressionato per la brillantezza delle loro proposte.
Campedelli, Giacobazzi e Sartor, davanti ad una platea di forse cinquanta persone tra personale amministrativo, docenti e ricercatori (student* zero!), altro non hanno fatto se non riproporre la solita serie di tematiche “da campagna elettorale”, peraltro trattate molto genericamente (come il “campus” o i rapporti con gli atenei limitrofi). Per il resto la conferma (forse l’unica sorpresa!) di due gravi questioni da noi già più volte denunciate.
La prima è la drammatica situazione dei sempre minori finanziamenti dallo stato, che pregiudica fortemente l’offerta formativa ed i servizi per le/gli student*.
La seconda è la gigantesca speculazione edilizia che sta ruotando intorno alle ex Caserme Passalacqua e S. Marta, dove un immenso spazio di inestimabile pregio e valore storico/culturale (sottratto alle pretese della NATO e restituito alla cittadinanza solamente grazie all’impegno di un Comitato di Cittadin*) rischia di essere raso al suolo nel nome di una presunta “riqualificazione urbana”. Traducendo dal politichese vorrebbe dire: centri commerciali, parcheggi, palazzi, ecc… E quindi telecamere, polizia, controllo.
Ma non attende nulla di buono nemmeno il nuovo Rettore, essendo queste le scelte e le posizioni in campo. Dopo il vergognoso periodo del rettore uscente Mazzucco, e dopo la Conferenza Stampa di stamattina, è chiaro che nessun dialogo è possibile con chi difende fascisti e palazzinari. La lotta, quindi, continua.
IL FASCISMO CRESCE SE NON LO SI COMBATTE, SCEGLI DA CHE PARTE STARE!
Kollettivo Autonomo Antifascista
Circolo Pink Verona