Kollettivo Autonomo Antifascista Verona
Apriamo spazi di pensiero critico
Editoriale – Il futuro è qui e comincia adesso!

Viviamo esistenze sempre più precarie, in metropoli caotiche ed inquinate.

I tempi delle nostre vite sono dettati da ritmi sempre più schizofrenici, che non permettono spesso nemmeno di fermarci a riflettere su quello che stiamo facendo.

Siamo sorvegliati giorno e notte da centinaia di telecamere, poliziotti, militari e ronde; scrivere su un muro è diventato più grave che uccidere.

Dobbiamo timbrare il cartellino per entrare in scuole dove la nostra creatività viene umiliata e repressa.

Per ottenere una laurea dobbiamo completare la tessera punti, come al supermercato.

La nostra “formazione scolastica” è diventata “introduzione nel mercato del lavoro”, così le nostre università sono diventate dei “parcheggi” in attesa di un lavoro che in realtà non c’è; e quando c’è è precario perché siamo sfruttati da contratti che non rispettano la nostra dignità e siamo costretti ad umiliare le nostre legittime aspettative di una vita felice.

Quando usciamo la sera siamo costretti a spendere i pochi soldi che abbiamo inseguendo un effimero divertimento fatto di abusi, in verità una fuga dalla triste realtà in cui ci costringono a vegetare.
Non abbiamo potere di decidere nulla, nessuno ci interpella sul nostro futuro, siamo schiavi.

ED ALLORA RIBELLARSI È GIUSTO, RIPRENDIAMOCI CIÒ CHE È NOSTRO!
PROFILO
A come AUTONOMIA, dal greco antico αὐτονομίααὐτόνομος autonomos parola composta da αὐτο-/auto- e νόμος nomos/”legge”, ovvero “legge propria”, è il potere del soggetto di dare a sé stesso la propria legge.
C come COSCIENZA, dal latino cum-scire “sapere insieme”, è la piena consapevolezza che una categoria sociale acquisisce relativamente ai propri diritti ed interessi.

O come ORGANIZZAZIONE, dal greco antico ὅργανον -organon- strumento, è un gruppo di persone formalmente unite per raggiungere uno o più obiettivi comuni che individualmente riuscirebbero difficilmente a raggiungere.

 

Con questi tre presupposti è possibile costruire percorsi di trasformazione del reale, aprire spazi teorici e pratici di conflittualità costruttiva, ricomporre la frammentazione sociale aggravata dalla crisi del capitalismo. In concreto significa mettere in atto, anche nel piccolo gesto quotidiano, quelle pratiche (come il boicottaggio, l’espropriazione o l’occupazione) che ci permettono di riappropriarci del nostro “comune”.
In poche parole siamo tanti e siamo di più, possiamo e dobbiamo riprenderci il futuro che ci hanno tolto ma che ci spetta di diritto!

LA LIBERTÀ NON SI ELEMOSINA, SI STRAPPA! OCCUPY YOUR REALITY!

Kollettivo Autonomo Antifascista

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